Cicatrici: cosa sono?

Il dizionario definisce le cicatrici come “tessuto di guarigione su ferite e lesioni di tessuti sia animali che vegetali”. Per noi però sono molto altro: sono segni che accumuliamo sulla nostra pelle nelle nostre esperienze. Lasciate da un’operazione, da esperimenti per liberarsi dell’acne fatti con le amiche o lasciate da punture d’insetti guadagnate durante il campeggio, rimarranno sempre con coi, che lo si voglia o no: perché? È possibile ridurne la visibilità o migliorarne l’aspetto?

 

Come si forma una cicatrice

In seguito a un trauma della cute si innesca un processo di riparazione: la lesione viene temporaneamente riparata da un coagulo di sangue, poi il tessuto connettivo denso (o “tessuto fibroso”, ricco di fibre- elastina e collagene) ricostruisce la parte mancante. In queste zone la pelle è generalmente priva di peli e ghiandole sudoripare.

 

Aspetto e tipologie

In base alla quantità di tessuto connettivo prodotto per rimarginare la ferita, una cicatrice si definisce ipertrofica nel caso in cui venga prodotto un eccesso di tessuto che causa un rilievo sulla pelle, mentre si definisce atrofica se il tessuto prodotto è poco: questo potrebbe portare a una riapertura della ferita o a una depressione nella cute.

Un cheloide è una proliferazione anormale del tessuto cicatriziale: esso non si limita alla dimensione della lesione, come nel caso della cicatrice ipertrofica, ma ne supera i bordi e si estende sulla pelle intorno ad essa.

 

Esiste una cura definitiva?

Dato che le lesioni della pelle vengono riparate da tessuto connettivo e non da tessuto epiteliale (ovvero il tessuto che compone normalmente la pelle) c’è veramente poco da fare: il tessuto connettivo non si trasformerà magicamente in tessuto epiteliale. Possiamo però limitarne la visibilità e la comparsa.

 

Prevenzione

Prima di tutto, non grattare le punture d’insetto: se si forma una crosta, è altrettanto probabile che una cicatrice sia dietro l’angolo. Presta attenzione anche alle altre situazioni che potrebbero causare delle lesioni, seppur piccole: tacchi alti o scarpe scomode che tendono a causare vesciche sul retro del piede (che lasceranno il posto a delle macchie scure, ovvero piccole cicatrici), graffi, ustioni…

Se la lesione è causata da un intervento chirurgico o curata da un medico, sarà meglio seguire le indicazioni del dottore: oltre a mantenere la ferita pulita e senza infezioni, si permetterà alla pelle di ripararsi correttamente, abbassando il rischio di rimanere con cicatrici vistose.

Si possono inoltre provare prodotti che inibiscono l’iperattività dei fibroblasti (le cellule che producono il tessuto connettivo).

 

Limitarne la visibilita’

Quando si parla di cicatrici si pensa soprattutto a quelle su braccia e gambe, causate da cadute, graffi o interventi chirurgici. In realtà possono anche essere ben visibili e di grandi dimensioni sul viso e sul collo, creandoci un disagio, oppure piccolissime e tantissime sulle gambe, rendendo difficoltoso portare abiti corti. Insomma, ci sono una miriade di ragioni per cui vogliamo liberarci delle cicatrici, ma i modi per farlo non sono altrettanti.

La soluzione migliore è parlarne con il tuo medico, soprattutto in caso di cicatrici estese o in zone delicate, che ti consiglierà il rimedio più adatto alla tua necessità. Ad esempio, alcuni dei trattamenti effettuati sono mirati alla riduzione della visibilità e percezione al tatto, altri alla riduzione della profondità o al miglioramento dell’aspetto generale della cicatrice. L’asportazione chirurgica è la cosiddetta “ultima spiaggia” e non è detto che sia definitiva: potrebbe infatti ricrearsi una nuova cicatrice.

 

I nostri trattamenti

Per casi non gravi, come le cicatrici lasciate sul corpo da punture di insetto o le cicatrici da acne, abbiamo ideato sia per il viso che per il corpo dei trattamenti mirati a ridurne la visibilità. Chiedi alla tua estetista di fiducia se conosce i trattamenti di Ser.Co.Laboratories!